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Problemi e obbiettivi

Le foreste si sono sviluppate nel corso di millenni durante i quali il clima ha subito enormi cambiamenti, ma le comunità vegetali hanno avuto la possibilità di adattarsi e sopravvivere a tali cambiamenti poiché si sono verificati lentamente. Il cambiamento climatico indotto dall’uomo è tuttavia più rapido e rischia di non permettere agli ecosistemi un adattamento efficace. Il tasso di crescita degli incrementi di temperatura è senza precedenti e il coincidere di varie difficoltà negli ecosistemi forestali, come la scarsa variabilità, le alte densità, nuove epidemie rischiano di rendere l’adattabilità sempre più difficile. L’intervento umano deve necessariamente rispondere alla esigenza di garantire tutte le funzioni del bosco nel futuro. La temperature media in Europa è adesso aumentata di quasi 1° C durante l’ultimo secolo e uno tra gli scenari più ottimistici prevede un ulteriore aumento di 2°C entro il 2100. Un cambiamento di questa entità corrisponde alla differenza nell’ottimo di temperatura di tipologie forestali estremamente differenti, come l’abetina rispetto alla macchia mediterranea, o la macchia mediterranea rispetto al querceto. Questo indurrà un cambiamento nella distribuzione delle fasce climatiche, inoltre eventi estremi, come le tempeste, gli incendi, la siccità e le ondate di caldo torrido sono attese con sempre maggiore frequenza.

Le proiezioni degli effetti dei cambiamenti climatici sulle foreste europee sono complesse: nell’Europa del Nord Ovest, dove la risorse idriche sono tipicamente meno limitate, i tassi di crescita saranno probabilmente accelerati grazie ad una combinazione dell’aumento dei livelli di diossido di carbonio nell’atmosfera, una più lunga stagione vegetativa ed un aumento dei nutrienti disponibili come risultato di maggiori depositi atmosferici ed una più rapida mineralizzazione del suolo.

Nell’Europa Meridionale, dove la disponibilità di acqua è un fattore limitante, le più frequenti siccità estive potrebbero indurre una ridotta produttività e resilienza dei soprassuoli. A seguito di periodi di siccità ed ondate di caldo, è stato frequentemente osservato il declino di popolazioni forestali negli ultimi decenni nei Paesi Mediterranei, con perdita di pinete e querceti attribuibili a condizioni climatiche più secche e calde, spesso contemporanee a fattori biotici (parassiti e insetti).

 

L'obiettivo generale del progetto è quello di preservare i sistemi forestali in ambiente mediterraneo dai rischi derivanti dai cambiamenti climatici, tramite processi di naturalizzazione, aumento di biodiversità e migliorata reattività, nei processi di recupero, in seguito ad eventi destabilizzanti.

 

 L'obiettivo specifico del progetto è quello di implementare una politica forestale regionale in grado di aumentare la capacità di resilienza delle foreste siciliane, migliorandone l'efficienza ecosistemica e favorendo la salvaguardia della biodiversità.

 

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